PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

Gruppo Consiliare - Gaggiano


INTERVENTO DI INSEDIAMENTO IN CONSIGLIO COMUNALE

Il primo pensiero e il primo ringraziamento vanno alle elettrici e agli elettori che ci hanno votato ed hanno sancito in questo modo il nostro riconoscimento politico e la nostra affermazione; ma il pensiero ed il ringraziamento vanno anche alle compagni ed ai compagni che hanno sostenuto e sviluppato la nostra campagna elettorale impegnandosi senza risparmio di energie e con caparbia determinazione.

Abbiamo conseguito, tutti insieme, un successo importante; abbiamo combattuto a mani nude, con scarse risorse economiche e pochi mezzi e non abbiamo, purtroppo, nemmeno potuto contare sull'effetto trainante di un partito in ascesa, avendo Rifondazione conseguito una flessione elettorale sia alle elezioni europee che alle provinciali, le cui cause sono molteplici e sono oggetto di una seria riflessione interna, peraltro già iniziata.

Il nostro successo, dicevo, il nostro rientro in Consiglio Comunale dopo l'esperienza positiva del compagno Elio Rossi è un fatto politico rilevante perché in quell'occasione si trattò di un'entrata d'ufficio, dovuta ad un incidente di percorso dell'allora PDS; oggi i comunisti ritornano in Consiglio con l'assenso pieno dell'elettorato.

Vi entriamo con le nostre idee e con la nostra concezione del Consiglio Comunale che, per noi, non deve limitarsi a svolgere un ruolo puramente amministrativo: il ruolo è politico-amministrativo.

Lo hanno dimenticato in troppi in questi anni passati; lo ha dimenticato chi usa per descrivere l'azione dell'amministrazione comunale categorie quali il "buon senso" o il "bene comune" (altri, a livelli più alti, usano il termine "interesse generale del Paese"). Il buon senso, ad esempio, non è e non può essere una categoria della politica. In fondo sarebbe anche offensivo se lo fosse, perchè presupporrebbe che chi amministra lo faccia con buon senso e chi si oppone sia uno che il buon senso non ce l'ha.

Secondo noi esistono invece gli interessi, anche materiali, e le priorità. E' su questo che ci si misura!

E agli interessi, di parte, occorre dare risposte di parte.

Per quanto ci riguarda non siamo interessati a "fare le pulci" a questo o a quell'amministratore: ci opporremo a tutte quelle decisioni che non salvaguarderanno i diritti e la qualità della vita di tutti i cittadini e quindi dei cittadini lavoratori, siano essi dipendenti o autonomi, dei pensionati, dei giovani, delle donne e di tutti coloro che vivono situazioni di svantaggio: per essi le scelte amministrative debbono essere eque, la nostra comunità deve quindi garantire a tutti servizi efficienti ed accessibili.

Per ammissione unanime il nostro comune e tutti i comuni dovranno però anche, sempre di più, ricercare soluzioni politiche in collaborazione con altri enti sovraccomunali; anche questi ambiti assumono perciò un valore strategico rilevante: dico ciò perché proprio in queste ore si sta chiudendo una difficile campagna elettorale per il Consiglio Provinciale di Milano e non sarà indifferente se ad amministrare ci rimarrà una giunta di centrosinistra con Livio Tamberi o se la Provincia verrà conquistata dalla Colli: Qui, debbo dire, le nostre posizioni sono molto più vicine ad una parte almeno di questa maggioranza che siede in Consiglio comunale e non sono mancate, tra noi, i DS e i Verdi, prese di posizione comuni con visibilità esterna da noi sollecitata in appoggio al candidato del centrosinistra: ben venga l'iniziativa unitaria quando questa assume i caratteri inequivocabili della sinistra e per il sostegno ai suoi ideali di pace, giustizia sociale e libertà. In questo senso mi sento di lanciare un appello ai compagni diessini, prendendo spunto dal titolo di un editoriale dell'Unità: la sinistra deve fare la sinistra!

E' apparso un articolo anonimo su un giornale locale che, analizzando la sconfitta dei diessini gaggianesi, pontificava: adesso costoro dovranno riflettere perché hanno presentato candidati ancorati ad un vecchio modo di pensare e ad ideologie ormai in disuso e li invitava, in buona sostanza, ad annacquarsi ulteriormente. Attenti compagni che il problema è esattamente il contrario: non frequentando più i luoghi della sinistra, non tastando più il polso del "popolo di sinistra" si perde identità e quindi si crea disorientamento e delusione proprio nel nostro elettorato di riferimento. Tenete la rotta a sinistra e potrà nascere una proficua collaborazione.

In questo Consiglio comunale, questa sera, siamo chiamati a definire il nostro tipo di opposizione: gli aggettivi possono essere tanti, seria, dura, costruttiva... molto dipenderà anche dai fatti concreti della maggioranza.

Una cosa la voglio però dichiarare subito: certamente noi non parteciperemo alla realizzazione di un bollettino della minoranza. La nostra opposizione sarà sostanzialmente e marcatamente diversa da quella del centrodestra, senza alcun tipo di collaborazione.

Abbiamo bisogno di tempo per analizzare ed entrare nel merito delle varie problematiche, ma già da ora posso dire che ci adopereremo al meglio delle nostre possibilità.

Vittorio Ciocca